L’italiano, anche per effetto della moltiplicazione delle identità dei suoi parlanti e dei suoi scriventi, e delle conseguenti spinte prodotte dalle sempre più pressanti esigenze di inclusione linguistica, si trova davanti a un bivio. Si imporranno alla fine, legittimamente, i nomi al femminile di tanti mestieri e di tante professioni? Parleremo e scriveremo tutti a suon di schwa, slash e asterischi? Come risolveremo le questioni poste da chi non si riconosce nel binarismo di genere, chiedendo di essere grammaticalmente rappresentato? Come finirà il confronto fra ... continua
La retorica paternalistica che vuole i popoli sempre traviati dai tiranni, in voga da molti anni, è evoluzione della teodicea leibniziana. Apparente tentativo di assolvere l'umanità, puntualmente si trasforma in una forma di elitarismo. Come la teodicea si è sviluppata, da Leibniz al moralismo statunitense. E come incide sull'interpretazione dell'attualità.
Scrittore e giornalista radiotelevisivo, è editorialista de La Stampa. Ha ideato e diretto il settimanale Tuttoscienze, insegna in un Master dell'Università degli Studi di Padova. Scrive di Astronomia, Energetica, Scienze della Terra, Telecomunicazioni e Tecnologie di uso quotidiano. Il suo ultimo libro è Vedere, guardare. Dal microscopio alle stelle, viaggio attraverso la luce, Utet, 2015.
Dai meccanismi automatici della rivoluzione industriale ai computer quantistici: costruire ‘macchine’ in grado di eseguire compiti caratteristici dell’intelligenza umana è sempre stato il sogno nel cassetto dell’Homo Technologicus. Ma ogni medaglia ha il suo rovescio. Le macchine che un giorno ci aiuteranno certo a superare handicap fisici e mentali causati da gravi malattie potrebbero però anche essere usate per condizionare i nostri comportamenti agendo appunto ‘inconsapevolmente’ sul nostro pensiero.
Matematico, docente di Logica, collabora al quotidiano La Repubblica e al mensile Le Scienze. Nel 2011 ha vinto il premio Galileo per la divulgazione scientifica. I suoi libri spaziano dalla scienza all'umanesimo. Tra gli ultimi Caro papa teologo, caro matematico ateo, in collaborazione con il papa emerito Benedetto XVI, Mondadori, 2013 e Dizionario della stupidità, Rizzoli, 2016.
Svelare la storia dell’Universo fin dalle sue origini e immaginarne il futuro, indagarne i misteri più profondi, le forze che lo governano, la struttura intima della materia di cui sono fatte le cose: è questa la sfida della ricerca in fisica delle particelle. Ricercatori e ricercatrici affrontano quotidianamente interrogativi nuovi e sempre più complessi, per rispondere ai quali vengono sviluppate tecnologie potenti e sofisticate, dalle inaspettate ricadute per la società.
Ritengo che il compito della filosofia non possa essere altro che il dialogo socratico, con non solo Diotima, ma anche Santippe, contro l’ignoranza, a favore della conoscenza. Il futuro delle donne sta nella conoscenza e nella ricerca, in ribellioni rispetto ad alcuni, troppi passati, contro i luoghi comuni.
Patrizia Caraveo, Roberto Battiston, Nicolò D’amico, Fernando Ferroni e Angelo Caravano: In ricordo di Giovanni Fabrizio Bignami
Patrizia Caraveo
Dirigente di Ricerca all’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Astrofisica di fama mondiale, nel 2009 è stata insignita del Premio Nazionale Presidente della Repubblica. Nel 2014 Women in Aerospace Europe le ha conferito l’Outstanding Achievement Award e Thomson Reuters l’ha inserita nella lista degli Highly Cited Researchers. Fa parte del Gruppo 2003 per la ricerca scientifica e delle 100 donne contro gli ... continua
La ricerca scientifica e la produzione di piante migliorate geneticamente scatenano passioni partigiane e tifoserie faziose da un quarto di secolo. Con l’arrivo delle tecniche del Genome Editing tutto il dibattito ha cambiato schieramenti e argomenti, ma resta uno dei maggiori esempi dal quale capire chi siamo e come ragioniamo. Soprattutto quali sono le priorità di ciascuno: i cambiamenti climatici o le foreste, l’autosufficienza agricola o le ricette della nonna, la nostalgia o l’ottimismo del nostro futuro?